La sindrome prostato-anale, già descritta negli anni '70 da Puigvert, correla la prostatite, il varicocele e le emorroidi come manifestazioni della malattia venosa pelvica.
Questa sindrome è caratterizzata da disturbi della minzione (pollachiuria, dolore uretrale nella fossa navicolare), senso di pesantezza perineale e alterazioni della funzione sessuale (deficit erettile, turbe eiaculatorie, sensazione di bruciore al perineo e al glande durante l'eiaculazione), che si sviluppa in pazienti di età compresa fra i 30 e i 50 anni, tendenzialmente obesi, affetti da costipazione ed emorroidi.
Puigevert sosteneva che le ragioni fisiopatologiche di tale sindrome sarebbero da ricercare nell'ostacolato drenaggio dei plessi emorroidali medio e inferiore, con conseguente congestione dei plessi vescico-prostatico e del Santorini. Ogni circostanza capace di impedire il drenaggio venoso avrebbe condotto ad una congestione pelvica con ripercussioni sulla ghiandola. Secondo l'Autore alla base di molte “prostatiti” trattate senza successo vi era questa situazione poco conosciuta.