Dott. Mario De Siati Andrologo Urologo cell 3396412331

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lunedì 27 settembre 2010

La cistite post coitale

Le crisi di coppia possono nascere anche nell’intimità. L’uomo e la donna restano disorientati quando l’intesa emotiva e affettiva non si traduce in intesa fisica, e anzi trova nella sessualità l’area di maggiore delusione. O, addirittura, di dolore. Tra i sintomi più pesanti per la donna c’è la cistite che compare 24-72 ore dopo il rapporto (“post-coitale”). Costituisce il 4% delle cistiti, ma ben il 60% di quelle che recidivano. I sintomi che la caratterizzano sono il bruciore vescicale e uretrale, la minzione frequente e dolorosa, con un dolore/bruciore che persiste anche dopo la fine del getto urinario, talvolta perdita di sangue con le urine (“ematuria”). In positivo, è possibile risolverla se sappiamo diagnosticare e curare i fattori che predispongono alla cistite, quelli che la scatenano e quelli che la mantengono. Va evitato invece il minimalismo terapeutico di prescrivere solo antibiotici sempre più aggressivi che distruggono anche gli ecosistemi normali, intestinale e vaginale, favorendo le temibili infezioni da Candida, un fungo patogeno.

Una buona diagnosi di cistite implica che il medico valuti i possibili fattori predisponenti, quali: 1) la carenza di estrogeni, da cui dipendono sia l’innalzamento del pH con alterazione dell’ecosistema vaginale, che rende la vescica più vulnerabile all’attacco dei germi, sia la maggiore sensibilità a traumi meccanici; 2) la stitichezza, che favorisce le infezioni da Escherichia Coli; 3) l’eccessiva contrazione (“ipertono”) del muscolo elevatore dell’ano che chiude in basso il bacino. E che ricerchi i fattori precipitanti che scatenano l’attacco: 1) infezioni da germi (batteri, virus, funghi); 2) traumi meccanici, quali il rapporto sessuale in condizioni di secchezza vaginale e/o quando il muscolo che chiude in basso il bacino (“elevatore dell’ano”) è contratto: 3) variazioni brusche di temperatura, che causano la “cistite da freddo”; 4) danni chimici o fisici, quali chemio e radioterapia. La cistite persiste e peggiora, quando sono presenti due fattori di mantenimento: 1) una diagnosi inadeguata o incompleta e/o 2) una terapia che non cura i fattori predisponenti e precipitanti nella loro globalità.

La donna è più vulnerabile alle cistiti rispetto all’uomo per ragioni anatomiche: la stretta vicinanza con la vagina rende la vescica sensibile ai traumi “meccanici” qual è, per esempio, il rapporto sessuale se la lubrificazione non è adeguata, se la donna prova dolore alla penetrazione, e/o i muscoli che circondano la vagina sono contratti. La probabilità di sviluppare una cistite aumenta di 4 volte, se la donna ha secchezza vaginale, e di 7 volte, se il rapporto causa dolore. Spesso la cistite si associa a dolore vulvare (“vulvodinia”) e vestibolite vulvare. In altri termini, esiste una frequente comorbilità tra cistiti e sintomi sessuali quali la secchezza vaginale e il dolore all’inizio della penetrazione. Il dolore è il più potente inibitore riflesso della lubrificazione vaginale (ecco perché la donna avverte “secchezza” vaginale) e della congestione genitale associata all’eccitazione. Questo può favorire le cistiti perché l’uretra, il condottino da cui esce l’urina, è circondata da una fitta rete di vasi sanguigni, che si congestionano con l’eccitazione, formando una sorta di manicotto ammortizzatore che protegge l’uretra e il trigono dal trauma meccanico di un rapporto. Se l’eccitazione è insufficiente, o si blocca, questa protezione viene meno, facilitando la cistite post-coitale.

La diagnosi accurata orienterà la terapia risolutiva: 1) fare terapia antibiotica solo in caso di cistite infettiva, in modo mirato (dopo antibiogramma), a dose piena, e con antibiotici che rispettino l’ecosistema vaginale; 2) normalizzare il pH e l’ecosistema vaginale, con acidificanti vaginali (acido borico, vitamina C, gel che liberano ioni H+); 3) ripristinare un normale livello estrogenico in vagina, con minime quantità di estrogeni locali, da applicare due volte la settimana, specie dopo la menopausa; 4) correggere la stipsi; 5) rilassare il muscolo elevatore contratto: con automassaggio e stretching che la donna può fare da sola, oppure con biofeedback dei muscoli pelvici, tecnica che aiuta a comandare il rilassamento del muscolo; 6) assumere estratti di mirtillo rosso (“cranberry”) che riducono il potere aggressivo dell’Escherichia coli nei confronti della mucosa vescicale; 7) migliorare la risposta sessuale, curando secchezza e dolore ai rapporti; 8) non ultimo, curare anche il partner, in caso di infezioni “a ping-pong”.

Anche questa temibile nemica dell’intimità, la cistite dopo rapporto, può essere risolta definitivamente con diagnosi e cure appropriate. E la passione può accendersi.

19 commenti:

  1. Le faccio i complimenti per questo articolo.
    Sono pochissimi gli urologi che riescono ad inquadrare il problema "cistite" in maniera olistica senza fossilizzarsi sui batteri come unici responsabili dell'IVU (anche quando essi non risultano nelle urinocolture!).
    Sono un'infermiera professionale che ha sofferto per 4 anni di cistiti ricorrenti. Avevo tutto ciò che ha sapientemente spiegato Lei in questo articolo, ma ovviamente non veniva riconosciuto e quindi a causa dell'ipertono sono stata sottoposta a dilatazioni uretrali (sospetto diagnostico: stenosi), a causa della vestibolite sono stata trattata con antimicotici (sospetto diagnostico: candida), a causa della dispareunia sono stata mandata dallo psicoterapeuta (sospetto diagnostico: ansia e depressione), a causa del dolore uretrale sono stata sottoposta a 4 anni di antibiotici (sospetto diagnostico: IVU cronica), ...
    Ora sto bene da 5 anni. Da quando ho cominciato ad assumere d-mannosio, a non utilizzare più detergenti intimi e assorbenti sintetici, ad effettuare esercizi di Kegel per rilassare il pavimento pelvico, a non assumere più antimicotici ed antibiotici, ad assumere fermenti lattici sia orali che vaginali per ripristinare la flora batterica vaginale e intestinale distrutta da anni di farmaci massacranti. Il d-mannosio ha sicuramente avuto il merito maggiore.
    Vista la sua apertura mentale (qualità davvero rara oggigiorno), che permette al medico di evolvere a livello professionale, mi auguro che abbia voglia e curiosità di approfondire le sue conoscenze su questo zucchero che può salvare molte donne da questa croce e può portarLe successi terapeutici invidiabili e riconoscimenti professionali notevoli.
    Dopo la mia guarigione ho cercato di aiutare quante più donne possibile rendendo loro noto, oltre all'esistenza del d-mannosio, anche di tutto ciò che lei scrive in questo articolo. 2 anni fa ho anche creato un sito (cistite.info) con annesso un forum dedicato alla cistite. In soli 2 anni si sono iscritte 1000 utenti e le testimonianze di guarigione aumentano quotidianamente.
    Sarebbe interessante poter iniziare una collaborazione. E' difficile trovare medici che riescono ad avere una visione completa come ha Lei e quei pochi che finora ho conosciuto e che consigliamo nel mio forum sono al centro e al nord Italia (io li chiamo "i magnifici 7"!). Purtroppo non abbiamo ancora nessuno a Sud che meriti di essere consigliato. Non mi dispiacerebbe se lei diventasse l'ottavo dei magnifici.
    Rosanna

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    1. Ciao Rosanna mi chiamo Giovanna e'anche io da un anno a questa parte soffro di cistite ricorrenti e dolorose.il mio ginecologo mi ha prescritto degli antibiotici che sono stati efficaci solo la prima volta poi dato che mi veniva una volta ogni mese durante il ciclo non hanno piu'fatto effetto gli antibiotici .ora avendola gia di nuovo da una settimana in forma dolorosa sto prendendo il d mannosio 6volte al giorno per 3giorni e poi per gli altri 3 giorni tre volte al giorno .spero con tutto il cuore che almeno questo prodotto naturale (del quale sul sito per la cistite sr ne parla molto bene)mi dia dei risultati visibili e duraturi perche'non ne posso piu'di questi fastidi e fitte alla vescica la quale si gonfia anche .spero di poterti riscrivere di nuovo e dirti di avere avuto miglioramenti visibili.ti saluto.ciao.

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    2. Grazie..tantissimi utili info! Scusate mi direste pure che differenza tra DMANNOSIO e DMANNORO? Soffro di secchezza (atrofia vaginale?) e rivirrenti cistiti con sangue, le quali ho sempre usato il Monuril . Ce n'è qualcuno meno aggressivo ma efficace? La causa e' quadi sempre l'Esteria coli. E io GESTIROL ha controindicazioni? Grazieeee!

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    3. ciao,il D mannoro e il prodotto che contiene la quantità giusta terapeutica di dmannosio,1gr,va preso 3al gg per 10 gg, e poi 1 al gg per due mesi

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  2. Le faccio i complimenti per questo articolo.
    Sono pochissimi gli urologi che riescono ad inquadrare il problema "cistite" in maniera olistica senza fossilizzarsi sui batteri come unici responsabili dell'IVU (anche quando essi non risultano nelle urinocolture!).
    Sono un'infermiera professionale che ha sofferto per 4 anni di cistiti ricorrenti. Avevo tutto ciò che ha sapientemente spiegato Lei in questo articolo, ma ovviamente non veniva riconosciuto e quindi a causa dell'ipertono sono stata sottoposta a dilatazioni uretrali (sospetto diagnostico: stenosi), a causa della vestibolite sono stata trattata con antimicotici (sospetto diagnostico: candida), a causa della dispareunia sono stata mandata dallo psicoterapeuta (sospetto diagnostico: ansia e depressione), a causa del dolore uretrale sono stata sottoposta a 4 anni di antibiotici (sospetto diagnostico: IVU cronica), ...
    Ora sto bene da 5 anni. Da quando ho cominciato ad assumere d-mannosio, a non utilizzare più detergenti intimi e assorbenti sintetici, ad effettuare esercizi di Kegel per rilassare il pavimento pelvico, a non assumere più antimicotici ed antibiotici, ad assumere fermenti lattici sia orali che vaginali per ripristinare la flora batterica vaginale e intestinale distrutta da anni di farmaci massacranti. Il d-mannosio ha sicuramente avuto il merito maggiore.
    Vista la sua apertura mentale (qualità davvero rara oggigiorno), che permette al medico di evolvere a livello professionale, mi auguro che abbia voglia e curiosità di approfondire le sue conoscenze su questo zucchero che può salvare molte donne da questa croce e può portarLe successi terapeutici invidiabili e riconoscimenti professionali notevoli.

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  3. Dopo la mia guarigione ho cercato di aiutare quante più donne possibile rendendo loro noto, oltre all'esistenza del d-mannosio, anche di tutto ciò che lei scrive in questo articolo. 2 anni fa ho anche creato un sito (cistite.info/joomla/index.php/home) con annesso un forum (cistite.info/joomla/index.php/forum) dedicato alla cistite. In soli 2 anni si sono iscritte 1000 utenti e le testimonianze di guarigione aumentano quotidianamente.
    Sarebbe interessante poter iniziare una collaborazione. E' difficile trovare medici che riescono ad avere una visione completa come ha Lei e quei pochi che finora ho conosciuto e che consigliamo nel mio forum sono al centro e al nord Italia (io li chiamo "i magnifici 7"!). Purtroppo non abbiamo ancora nessuno a Sud che meriti di essere consigliato. Non mi dispiacerebbe se lei diventasse l'ottavo dei magnifici.
    Rosanna

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  4. E'lo stesso articolo che compare sul sito della Dott. Graziottin datato 2007....

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  5. concordo con l' anonimo precedente, ho trovato la stessa cosa datata tre anni prima

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  6. il d-mannosio funziona!!! a 2 anni dalla mia prima assunzione non ho più avuto una ricaduta

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    1. Ciao.
      Potrei sapere quale tipo di D-Mannosio usi e dove lo reperisci?
      Grazie mille.

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    2. Io ho usato (e uso ancora come prevenzione) il d-mannosio greenthink

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    3. Io sto usando il dmannosio da dicembre 2011 ma ancora la cistite non accenna a passare da maggio ad ora mi è tormnata ben 4 volte.....cosa posso fare?
      ho fatto di tutto tamponi, cistoscopia, sto prendendo dei fermenti lattici naturaflora 2 volte al giorno...sono disperata!!!

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    4. Il mannosio aiuta ma non risolve il problema. Sarebbe troppo facile !!!

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    5. Bisogna usare il Dmannoro ,ogni sua bustina contiene 1 gr di dmannosio,tre volte al gg ,prima si svuota la vescica e dopo l'assunzione non bisogna andare in bagno per 1ora,va preso per tre mesi.il prodotto e veramente curativo.Met

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  7. BELL'ARTICOLO
    MA BRUTALMENTE COPIATO DALLA DOTT.SSA GRAZIOTTIN !

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  8. io chiedo, spero di ricevere risposta e di ricordarmi di leggerla: due giorni fa ho praticato il fisting vaginale col mio ragazzo, ma è stato "inaspettato", lui l'ha fatto quando avevo muscoli contratti, senza preparazione, lubrificazione di alcun genere, non si era lavato le mani e non ha neanche usato guanti, non so neanche se le unghie andassero bene o no, ed è anche andato troppo veloce e violentemente. la mattina seguente ho cominciato ad avere dolori molto intensi come descritti per la cistite mentre facevo pipì, e fino ad oggi ne sto facendo spesso, dolorosa anche se in modo minore e senza perdite di sangue benchè un paio di perdite ma minime quasi impercettibili ieri. ora, ciò che mi fa dubitare della cistite è la normale lubrificazione della mia vagina, mai sofferto di secchezza, e il fatto che durante la penetrazione normale non provo dolore, almeno, l'abbiamo fatto dopo il fisting e non ho sentito altro che piacere. non so, io mi son data un termine di altri due giorni, al termine dei quali comincerò a preoccuparmi seriamente. per ora penso che potrebbero essere lesioni provocate dalle unghie... non lo so davvero. per una risposta contattatemi alla mia mail: giuuls-image@hotmail.it

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  9. quando si parla di stenosi uretrale... http://goo.gl/c3HaHi

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  10. caro dottore mi chiamo fulvio e ho una cistite che nei pri 2 giorni è stata sanguinolenta il mio medico l'ha trattata per 13 giorni con Tavanic 500, m dopocio il dolore e lo stimolo continuo persiste allora ora sto facento punture di Rocefin ma ancora non ci sono grossi risultati, dopo 3 iniezioni ancora febbre 37 37,5 nel primo periodo la febbre per circa 4 giorni è arrivata a 39,7 .
    A questo punto secondo il mio medico dovrei fare ancora per sette giorni il rocefin mi può dare qualche consiglio.
    Ringraziandola anticipatamente Fulvio

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  11. Urogyn ho usato ma non è servito....ho forse sbagliato le dosi?
    Mi sapete dire come si prende?

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