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mercoledì 19 ottobre 2016

Pene ricurvo: pochi uomini chiedono all'andrologo

Pene ricurvo: pochi uomini chiedono all'andrologo

Nonostante a essere colpito dalla malattia di La Peyronie sia all'incirca un uomo su venti, sono pochissimi - per vergogna o pudore - coloro i quali si rivolgono alle cure di un medico. Scoperta da un chirurgo francese nel 1743, questa patologia può causare forti dolori e un'anomala curvatura dell'organo sessuale maschile, condizione che rende pressoché impossibili i rapporti sessuali



Per quanto poco conosciuta o discussa, la malattia di La Peyronie - ovvero il pene ricurvo - affligge all'incirca un uomo su venti.
 
Tale patologia, scoperta nel 1743 dall'omonimo chirurgo francese, può essere causata da un trauma all'organo maschile, provocando in seguito forti dolori e altre conseguenze che rischiano di rendere impossibili i rapporti sessuali.
Tuttavia, nonostante la sua diffusione, sono pochissimi gli uomini affetti da pene ricurvo che decidono di ricorrere al parere di un medico.
Stando ad alcune percentuali diffuse dal Mirror, infatti, sono almeno l'11% coloro i quali hanno preferito evitare di sottoporre all'attenzione di un andrologo la patologia, soprattutto per il timore di essere derisi o giudicati. Al contrario, tra coloro che tentano di trovare una soluzione medica al problema, il 45% ha affermato di non aver avuto alcun beneficio, mentre il 40% ha dichiarato di non aver avuto alcun aiuto in generale.
Per quanto riguarda invece le conseguenze della malattia, tutte incentrate ovviamente alla zona pelvica, almeno il 60% delle persone colpite dalla patologia hanno avuto problemi di depressione in seguito alla diagnosi, condizione causata anche dal peggiorare dei rapporti di coppia. Inoltre, il 24% dei malati ha invece dichiarato di non essere più sessualmente attivo, in seguito al presentarsi dei sintomi.
Questi, non a caso, possono presentarsi infatti sotto forma di fastidiosi e forti dolori al pene, tali da causare in alcune circostanze la disfunzione erettile, l'accorciamento e la perdita di circonferenza dell'organo sessuale.
 




   
 


 
 



venerdì 14 ottobre 2016

Urologia ospedale della Murgia

http://www.centriurologia.it/centro/presidio-ospedaliero-dellalta-murgia-fabio-perinei/

   

Presidio Ospedaliero dell’Alta Murgia Fabio Perinei

080 310 8111

                 
 

Presidio Ospedaliero dell’Alta Murgia Fabio Perinei 5.00/5 - n. voti: 1

Personale Medico

Contatti

+ 39 080 3108288

L’U.O. di Urologia del Presidio Ospedaliero dell’Alta Murgia “Fabio Perinei” ha come Direttore Incaricato il dott. Mario De Siati. Il reparto consta di un’area di degenza clinica per i ricoveri ordinari con 6 posti letto e di un servizio di Day-Hospital con 2 posti letto. L’allocazione momentanea della Struttura è al piano 3°, in contiguità con il Reparto di Chirurgia Generale.
Le stanze di degenza constano di due posti letto con letti a comando elettronico, tutte provviste di bagno, TV LCD e climatizzazione. Sono disponibili servizi igienici per disabili.
A lato di tali strutture il reparto è completato da una sala autonoma per diagnostica ecografica, di una per la interventistica endoscopica e la esecuzione delle procedura in day-service.
E’ presente anche un’area attrezzata per la litotrissia extracorporea (ESWL) e locali adibiti alle attività ambulatoriali.
L’attività chirurgica ordinaria prevede interventi di chirurgia maggiore e interventi di piccola chirurgia. I primi vengono eseguiti nel blocco operatorio di presidio. La piccola chirurgia viene eseguita in uno spazio dedicato.
Il personale medico copre i turni feriali dalle 8.00 alle 20.00, mentre l’attività di urgenza notturna e festiva è coperta mediante pronta disponibilità.

Attività ambulatoriale

L’attività ambulatoriale copre tutte le esigenze di tipologia urologica clinica e diagnostica, con afferenze tramite prenotazione ai servizi CUP (tel. 800345477 – 0803108436) del presidio e delle sedi di Altamura, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Poggiorsini. Più specificatamente sono aperti al pubblico:
  • Un ambulatorio generale di Urologia con afferenza il Mercoledì mattina (08:30-12:30).
  • Un ambulatorio di Andrologia, con afferenza il Giovedì pomeriggio (15:00-17:00).
  • Un ambulatorio di Uroflussometria, con afferenza il Martedì pomeriggio (15:00-17:00):
  • Un ambulatorio per la gestione dei pazienti portatori di catetere vescicale e urostomie con afferenza in Martedì pomeriggio (15:00-17:00)
  • Un ambulatorio per ecografie andrologiche (doppler penieno dinamico, ecografia scrotale e ecocolordoppler scrotale), con afferenza il Giovedì pomeriggio (15:00-17:00)
  • Un ambulatorio per esecuzione di biopsia prostatica, attivo il Giovedì mattina (09:00-12:00) previa prenotazione diretta al reparto.
  • Un ambulatorio per indagini endoscopiche (cistoscopie, uretroscopie) attivo il Sabato mattina (09:00-12:00) previa prenotazione diretta al reparto.

Orario Visite Parenti

  • giorni feriali ore 18.30 – 20.00
  • giorni festivi ore 12.30 – 13.30

Servizi e Specializzazioni del Centro

AMBULATORIALI
  • Visite specialistiche urologiche
  • Visite specialistiche andrologiche
  • Ecografia andrologica
  • Uroflussometria
  • Uretrocistoscopia
  • Gestione dei pazienti portatori di catetere vescicale e urostomie
  • Instillazioni endovescicali
  • Biopsia prostatica
IN REGIME DI DAY SERVICE
  • Interventi di piccola chirurgia (circoncisione, frenuloplastica, varicocele, idrocele)
  • Litotrissia extracorporea (ESWL)
IN REGIME DI RICOVERO
  • Interventi di chirurgia maggiore urologica e andrologica
  • Interventi di chirurgia endoscopica

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SS96, 70022 Altamura BA
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giovedì 13 ottobre 2016

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=43607


Diabete e disfunzione erettile. Nei giovani uomini è la depressione la causa maggiore

Più di un terzo degli uomini affetti da diabete di tipo 1, e con un’età compresa tra 18 e 35 anni, soffre di disfunzione erettile. Il dato emerge da uno studio italiano, condotto presso la Seconda Università di Napoli da un team guidato da Maria Ida Maiorino. Nei diabetici, la disfunzione erettile si presenta uno o più decenni prima della popolazione generale, in forma più grave e meno rispondente ai farmaci per via orale. 

04 OTT - (Reuters Health) – Più di un terzo degli uomini affetti da diabete di tipo 1, e con un’età compresa tra 18 e 35 anni, soffre di disfunzione erettile. Il dato emerge da uno studio italiano, condotto presso la Seconda Università di Napoli da un team guidato da Maria Ida Maiorino. Nei diabetici, la disfunzione erettile si presenta uno o più decenni prima della popolazione generale, in forma più grave e meno rispondente ai farmaci per via orale. Secondo il team napoletano, a oggi nessuno studio relativo alla disfunzione erettile si è focalizzato sui giovani uomini affetti da diabete di tipo 1.

Maiorino e colleghi hanno utilizzato di dati raccolti nello studio Management and Technology for Transition (METRO) per valutare la prevalenza e i correlati della disfunzione erettile in 151 uomini dai 18 ai 35 anni con diabete di tipo, con un gruppo di controllo composto da 66 soggetti sani della stessa, e stabilire se la continua somministrazione continuativa di insulina per via sottocutanea fosse associata a una migliore funzione sessuale rispetto a molteplici iniezioni quotidiane.
La prevalenza generale di disfunzione erettile si è attestata al 37% (57/151) tra i soggetti diabetici e al solo 6% (4/60) nel gruppo di controllo (P<0 .001="" 24="" 39="" 58="" 71="" 7="" 94="" a="" analisi="" autovalutazione="" circa="" con="" continua="" da="" dei="" dell="" della="" depressione="" di="" disfunzione="" diversi="" due="" e="" erettile="" funzione="" gli="" gruppi.="" i="" il="" in="" infusione="" iniezioni="" internazionale="" l="" lieve="" loro="" moderata="" molteplici="" molti="" molto="" multipla="" ndice="" nei="" nella="" non="" partecipanti="" predittori="" presentavano="" prevalenza="" punteggi="" questa="" quotidiane="" regressione="" risultata="" rivelati="" scala="" severa.="" si="" significativi="" simile="" sono="" sottoposti="" span="" spiegando="" stati="" tra="" trattati="" un="" una="" unici="" uomini="" valori="" variabilit="" vs="" zung="">
 
Al contrario, la glicemia a digiuno e il peso non sono stati predittori indipendenti dei valori IIEF. “L’associazione tra disfunzione erettile e diabete è ben nota”, ha commentato Maria Ida Maiorino. “Tuttavia, i nostri risultati supportano l’ipotesi che, nei giovani diabetici, il ruolo principale nella patogenesi della disfunzione erettile è rivestito da fattori psicologici, quali ad esempio i sintomi depressivi. piuttosto che organici. In altre parole, potremmo supporre che più i pazienti diabetici che soffrono di disfunzione erettile sono giovani, maggiore è il peso dei correlati psicologici nella sua patogenesi. Ulteriori studi dovrebbero confermare se le questioni psicologiche potrebbero aumentare la disfunzione erettile nei giovani pazienti diabetici”.

Fonte: International Journal of Impotence Research 2016

Will Bogs, MD



martedì 20 ottobre 2015

Disfunzione erettile. Sbarca in Italia il primo farmaco in crema

http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=32120


Disfunzione erettile. Sbarca in Italia il primo farmaco in crema

Indicato per pazienti con una patologia medio lieve, agisce rapidamente, tra 5 e 30 minuti. Già lanciato in Francia e Spagna, Vitaros®, il nuovo farmaco topico per il trattamento dei deficit dell’erezione ha debuttato all’88° Congresso nazionale della Società italiana di urologia.in corso a Riccione

12 OTT - Di facile utilizzo, è infatti in crema, agisce quindi localmente e anche rapidamente, tra 5 e 30 minuti, con un effetto che può permanere per più di mezz’ora, a seconda dei soggetti. Non ha interazioni negative con altri farmaci, alimenti e bevande alcoliche. Soprattutto promette di aiutare molti degli oltre 3 milioni di uomini che soffrono di deficit dell’erezione.
Sbarca ufficialmente in Italia, Vitaros® (questo il nome commerciale) il primo trattamento topico in crema destinato a chi è affetto da disfunzione erettile. Una patologia che condiziona non poco la sessualità degli uomini e la vita di relazione delle coppie, anche quando episodica o dovuta semplicemente a stress e disturbi psicologici. Un deficit che può presentarsi a qualsiasi età: anche se interessa circa il 10% degli uomini tra i 40 e i 50 anni, il 40% fra i 60 e i 70 anni e il 50% dei soggetti oltre i 70 anni, non risparmia i giovanissimi.

Dopo avere collezionato successi in Francia e Spagna, il nuovo farmaco del Gruppo Bracco è stato presentato nell’ambito dell’88° Congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu) in corso a Riccione.
Sviluppato negli Stati Uniti, si basa su una nuova tecnologia formulativa che permette l’assorbimento cutaneo del principio attivo (Alprostadil). È già acquistabile in confezione da quattro monodose con prescrizione medica in tutte le farmacie italiane. Creto npon è per tutti, è infatti  indicato per quei soggetti con una patologia medio lieve e che non si sono mai approcciati prima a una terapia farmacologica.
 
“La facilità d’utilizzo, con la semplice applicazione locale, in aggiunta all’efficacia clinica e alla sicurezza d’uso, rendono questo farmaco la prima linea di trattamento per i pazienti, circa il 13% della popolazione maschile, che soffrono di disfunzione erettile – ha ricordato Vincenzo Mirone, Ordinario di urologia all’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e Segretario generale della Siu – ma queste sono percentuali sicuramente in crescita, possiamo infatti stimare che attualmente soffrono di disfunzione erettile più di 3,6 milioni di uomini. Ma a noi si rivolgono solo poco più di 900mila uomini. Due milioni di italiani quindi non si curano. È perciò una malattia ancora da disegnare, anche se ha tante opportunità di cura, abbiamo infatti quattro molecole in commercio per combattere la disfunzione erettile, ma ben venga questa nuova opportunità terapeutica che in quanto maggiormente confidente ci consente di intercettare quei pazienti che guardano con diffidenza l’utilizzo dei farmaci orali”.
 
Quella che è già stata chiamata la “crema dell’amore” è un farmaco di prima linea, indicato nei pazienti naive e che deve essere utilizzato prima delle pillole orali. Il segreto di questo prodotto è l’associazione tra l’Alprostadil, principio attivo di comprovata efficacia, e una molecola (Ddaip) capace di aumentare di molto l’assorbimento cutaneo. “La vera innovazione di questo farmaco è che non è una pillola – ha spiegatoFrancesco Montorsi, primario di urologia e Direttore scientifico all’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano – è un vasodilatatore, migliora circolazione del sangue in questi pazienti. Lo potremmo definire una sorta di collirio. Agisce rapidamente, tra i 5 e i 30 minuti dopo l’applicazione e l’effetto può permanere per più di mezz’ora a seconda del soggetto. Può essere utilizzato una volta al giorno, ma la sua efficacia entra a regime dopo otto-dieci somministrazioni. Deve essere applicato sulla punta del pene e la prima volta sotto il controllo dello specialista”.
 
A testimoniare l’appeal del nuovo trattamento è una review pubblicata sulla rivista Urology e realizzata daIgnacio Moncada, Direttore dell’Unità urologica dell’Ospedale La Zarzuela di Madrid e  Professore Ordinario di Urologia presso l’Università Francisco De Vitoria a Madrid, e da Béatrice Cuzin dell’University Hospital E.Herriot di Lione. “Negli studi clinici – ha sottolineato Moncada – il 90,8% dei pazienti che ha utilizzato Vitaros® per otto mesi con una frequenza di somministrazione media di una volta la settimana, si è dichiarato soddisfatto del trattamento. Dopo la sua applicazione serve chiaramente una stimolazione sessuale”.
 
“È una crema per la coppia, i farmaci si rivolgono infatti all’uomo che agisce da solo. – ha dichiarato Hilke Baasch, Direttore generale del Dipartimento Farma del Gruppo Bracco – oggi grazie a Vitaros la coppia può trovare  insieme una soluzione. È infatti un nuovo strumento maneggevole ed efficace che il medico può dispensare. Sfruttando una tecnologia americana brevettata si è riusciti a realizzare un prodotto topico in crema che consente un assorbimento locale di Alprostadil, principio attivo di comprovata attività vasodilatante. Grazie a questa tecnologia innovativa, dopo 18 anni dal lancio del primo farmaco sistemico, da oggi sarà possibile trattare questa patologia anche con un prodotto che viene semplicemente applicato localmente. Vitaros® si propone ai pazienti come un’interessante alternativa al trattamento con i farmaci orali e iniettivi”.

12 ottobre 2015
© Riproduzione riservata

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