Dott. Mario De Siati Andrologo Urologo cell 3396412331

Consulta Privata:

Foggia -Via Crostarosa n°25° tel:0881 743507 /

Altamura -Stada Privata Stasolla n°8 tel:080 3146470/


Taranto - Via Lago d'Arvo 31 H tel: 3396412331

Brindisi - Via Seneca 8 tel:3396412331







domenica 29 agosto 2010

Il Karkadè per risolvere i problemi di ipertensione (L'ipertensione è un importante fattore di rischio per il deficit erettile)

Parafrasando il titolo di un programma televisivo di tendenza, avremmo potuto titolare il post con il neologismo “Nonsolochimica”; già, perché a volte la medicina si affanna nella ricerca di rimedi artefatti per curare alcune patologie, ma solo finché non si accorge che anche nella Natura risiedono possibilità straordinarie. E’ il caso dei fiori dell’Hibiscus sabdariffa, a noi più noto come ingrediente essenziale di quegli infusi di Karkadé tanto in voga nei bar di questi tempi.

L’Hibiscus è una pianta perenne che cresce spontaneamente in Africa come nell’Asia tropicale, i cui fiori giallo chiaro – talvolta rosa – quando si sviluppano le capsule diventano rosso vivo. Da qui il classico colore delle tisane, che però non è l’unica – né la principale – caratteristica del Karkadé. Ricercatori della Tuft University di Boston hanno dimostrato che questa bevanda potrebbe diventare il rimedio naturale “principe" contro l'ipertensione.

E’ quanto dimostra un test condotto su un gruppo di 65 volontari tra i 30 e i 70 anni, che presentavano ipertensione arteriosa in forma lieve o moderata. Le “cavie” hanno accettato di bere 3 tazze al giorno di infuso di Hibiscus sabdariffa per un periodo di 6 settimane. II risultato è stato sorprendente: rispetto al gruppo di controllo (che ha gustato “finti” infusi di placebo), è stata riscontrata una riduzione della pressione sistolica media del 7,2%, con punte del 13,2% nei soggetti con i valori più alti.
Un risultato non da poco, soprattutto se si pensa che è stato calcolato come una diminuzione della pressione arteriosa di soli 3 mm di Hg riduca dell’8% il rischio di ictus, mentre per le patologie coronariche più in generale il calo è del 5%. E non finisce qui: il Karkadé, infatti, ha già spopolato nei bar per via di altre sue importanti qualità. Gli infusi di fiori dell’Hibiscus sabdariffa facilitano la digestione e la diuresi (anzi, in qualche caso sembrano avere anche proprietà lassative), disinfettano per le vie urinarie, sono – blandi – antinfiammatori e lenitivi e regolarizzano la funzione epatica. Un caso, quello del Karkadé, emblematico di come la Natura e la medicina possano sposarsi per migliorare la qualità della vita.

mercoledì 25 agosto 2010

esplosione di infezioni sessuali fra gli adolescenti

A crescere di più è la Clamidia. In Italia situazione sovrapponibile. Fondamentale la prevenzione per non compromettere la salute in età adulta

MILANO - Il sesso non protetto sta causando un allarmante aumento delle infezioni sessuali fra i giovani inglesi fra i 15 e i 24 anni e le più a rischio sarebbero le ragazze, più vulnerabili a detta dei medici, perché facilmente convincibili a non usare il preservativo (che resta la miglior arma per la prevenzione). A dirlo, l’ultimo report della Health Protection Agency, che ha conteggiato quasi 500mila nuovi casi (482.696 per la precisione) di malattie infettive a trasmissione sessuale nell’ultimo anno, con un aumento del 3% rispetto al 2008, anche se a detta degli esperti i numeri potrebbero essere più alti, visto che non sempre le persone si fanno visitare per tali infezioni. Il disagio più comune è la Clamidia, con un +7% mentre la gonorrea ha fatto registrare un +6% e l’Herpes genitale ha superato il 5. In regressione, invece, condilomi e sifilide. Quanto alle differenze fra i sessi, le più esposte – come detto – sono le ragazze sui 19-20 anni, mentre la fascia d’età 20-23 è quella più a rischio per i maschi. Si è anche notato come una persona su dieci che si è ammalata abbia poi contratto una seconda infezione nel giro di un anno. «Questi dati sottolineano l’altissima vulnerabilità delle giovani donne nelle infezioni sessuali – ha spiegato la dottoressa Gwenda Hughes della HPA – perché sono quelle che con più probabilità fanno sesso non protetto». Da qui, la raccomandazione agli under 25 di sottoporsi a controlli regolari ogni anno e ogni volta che si cambia partner. Sempre a detta degli esperti, il pericolo maggiore sarebbe legato al fatto che nel giro di pochissimi anni molte di queste infezioni potrebbero diventare incurabili, perché resistenti agli antibiotici. «Vedremo di fare di più – ha detto il ministro della Salute, Paul Burstow – per accrescere nei giovani la consapevolezza dei rischi a cui si espongono con taluni comportamenti».

LA MAPPA DELLE INFEZIONI - In base ai dati riscontrati, è stato anche possibile tratteggiare una sorta di “mappa delle infezioni”, con Londra (e in particolare i ricchi quartieri di Kensington, Chelsea e Westminster) a registrare i tassi più elevati di contagi sessuali con 2.400 nuovi casi ogni 100mila persone, mentre quelli più bassi sono nel Berkshire East e nell’East Riding dello Yorkshire, con meno di 250 persone infette ogni 100mila abitanti. Ma se in Inghilterra è allarme, non si può certo dire che la situazione italiana sia migliore, anche se la ricerca-dati al di là della Manica funziona in maniera più capillare, come spiega la dottoressa Barbara Suligoi, Direttore del Centro Operativo Aids, nonché responsabile del sistema di sorveglianza sulle malattie sessualmente trasmesse (MST) dell’Istituto Superiore di Sanità.

IN ITALIA SITUAZIONE SIMILE - «I dati inglesi sono molto accurati, perché basati su una tradizione centenaria di raccolta di informazioni all’interno delle cosiddette “cliniche per malattie veneree”. Queste strutture, però, da noi in Italia non esistono, infatti ci si rivolge al medico di base nel caso degli uomini, o al ginecologo per le donne. Da qui, la necessità di creare una sorta di rete-sentinella dove far convogliare i dati di centri di eccellenza scelti dall’Istituto, per avere un quadro informativo il più possibile esauriente». E stando proprio agli ultimi numeri, il quadro italiano non si discosta molto da quello britannico. «Anche da noi la Clamidia, che è un’infezione ancora piuttosto misconosciuta ma che, se contratta da giovani, può causare problemi gravi in età adulta, ha registrato una forte incidenza nei ragazzi al di sotto dei 25 anni, come pure i condilomi, la gonorrea e la sifilide. Quest’ultima, fra l’altro, ha conosciuto un picco epidemico fra il 2005 e il 2006 soprattutto fra gli omosessuali maschi, salvo poi colpire anche le donne. Stabili, invece, le infezioni causate da Herpes genitali e questo è il solo dato confortante».

COME PREVENIRLE - Quanto alla prevenzione, l’unico rimedio efficace è il preservativo. «Se monogamia ed astinenza vanno bene per gli adulti – ha proseguito la dottoressa Suligoi – per i giovani il preservativo resta la sola arma di difesa, a patto di usarlo fin dall’inizio del rapporto e di non toglierlo prima della conclusione dello stesso. La pillola, invece, non serve a proteggere da questo tipo di malattie e questo è bene sottolinearlo, perché molte volte le ragazze non lo capiscono. Importantissima è poi la visita dal medico fin dai primi sintomi, per evitare l’effetto ping-pong, ovvero trasmettere al partner la malattia, guarire e riprenderla dallo stesso partner. Spesso alcune persone, soprattutto più giovani, sono a disagio ad andare dal ginecologo: ecco perchè abbiamo istituito il numero verde Aids 800-861061 che risponde anche a domande relative alle infezioni di carattere sessuale». Uno dei pericoli evidenziati dal rapporto inglese riguardava la capacità di resistenza agli antibiotici di talune malattie che diverrebbero così, di fatto, incurabili. «Il pericolo esiste – ha concluso l’esperta - perché se si abusa degli antibiotici, il rischio è che ad un certo punto questi non facciano più effetto. Ma per ora direi che tale quadro sembra scongiurato, perlomeno in Italia, dove si tende a limitare l’uso, e di conseguenza l’abuso, degli antibiotici. Un discorso a parte riguarda, invece, la popolazione extracomunitaria, visto che l’incremento nell’afflusso di immigrati ha portato ad un aumento proporzionale delle infezioni, con molti casi di gonorrea resistente agli antibiotici italiani e, quindi, non curabile con i sistemi tradizionali. Ecco perché in questo caso più che in altri la prevenzione e l’informazione diventano basilari».

Simona Marchetti
25 agosto 2010

giovedì 19 agosto 2010

Erbe e farmaci, l'estate dell'amore in pillole

Afrodisiaci venduti illegalmente sulle spiagge. E in vacanza aumenta l'uso di Cialis e Viagra

MILANO — Persino la questura di Savona ha deciso di vederci chiaro. Perché un conto è vendere sulla spiaggia tappeti, asciugamani, magliette e articoli di bigiotteria. Un'altro è smerciare finto-viagra. Senegalese. Sia pure su richiesta dei bagnanti. Che nei giorni scorsi con 10 euro hanno acquistato dai venditori ambulanti il «Sa-ma-na»: una pallina di erbe pressate, roba vegetale, che una volta ingoiata dovrebbe assicurare virilità. Il fatto potrebbe essere considerato alla stregua di una notizia di colore, estiva. Se non fosse che la domanda di «viagra senegalese» a buon mercato sulle spiagge di Savona conferma un fenomeno, un poco più serio: la Liguria è tra le regioni che d'estate fa registrare un sensibile aumento del consumo dei veri medicinali anti-impotenza, quelli che si comprano in farmacia solo su ricetta medica: Viagra, Cialis e Levitra. Le vendite di confezione di Cialis nei posti di villeggiatura lo dimostrano: Liguria (+11), Emilia Romagna (+2), Abruzzo e Molise (+5), Marche (+3), Calabria (+4) e Sardegna (+8). Un esperto di vendite di prodotti farmaceutici (si occupa della distribuzione di più di 1.500 farmacie) Giambattista Neri, dice che nei mesi estivi si vende almeno un 30 per cento di più. E che al momento è il Cialis a dominare il mercato. «Sono loro che sono protagonisti nell'informazione, più comunicativi e aggressivi». Fanno così bene informazione che non solo i maschi si vergognano di meno rispetto a qualche anno fa a chiedere la pillola in farmacia, ma s'è allargata pure la fascia d'età del consumo. «I giovani. Sono loro che contribuisce all'aumento delle vendite estive. Anche se non ne avrebbero necessità», dice Neri. Un trentenne, o anche un ventenne, che va in discoteca «armato» di Cialis, lo fa per timidezza, per paura di fare cilecca o per compensare l'assunzione di droghe e alcolici che tendono a deprimere la potenza sessuale.

IN ESTATE CRESCE IL DESIDERIO - Un esperto come Ciro Basile Fasolo, sessuologo, professore aggregato al dipartimento di psichiatria dell'Università di Pisa, spiega la crescita delle vendite con la resurrezione del desiderio estivo. In pratica: si consuma di più perché si fa più sesso e facendo più sesso si ricorre al farmacista. «La luce solare della bella stagione agisce positivamente sugli ormoni sessuali. Ma soprattutto è il venir meno dello stress la causa principale della liberazione. Con il riposo si riducono gli ormoni che sviluppano d'inverno lo stress in funzione difensiva sul lavoro; mentre si potenziano quelli che stimolano il testosterone». Tradotto: nonostante la tecnologia e il progresso, il corpo degli uomini e delle donne si comporta ancora come quello dei nostri antenati. Del resto, aggiunge il sessuologo «nei mesi estivi in tutti i paesi Occidentali aumentano le nascite a nove mesi di distanza (particolare molto francese), le vendite di profilattici, le richieste di test per HIV e le malattie sessualmente trasmesse».

PILLOLE PER CHI NON NE HA BISOGNO - Il consumo di pillole maschili anche tra chi non avrebbe bisogno è confermato dai farmacisti. A Palau (farmacia Nicolai) l'aumento è di circa il 60 per cento. «Molti sono giovani». Idem nella farmacia Dell'Alba di Riccione: «Vendiamo molto, siamo in una posizione di passaggio, l'ideale». Molti giovani non sanno che per chi ha una normale erezione la pillola non serve: non moltiplica la prestazione. Il costo medio di una pillola è di 13 euro. Di recente il Levitra ha dimezzato il prezzo. Ma solo delle confezioni di basso dosaggio, somministrate per lunghi periodi, per esempio, a chi è stato operato alla prostata. Non quelle che invece vengono prese prima di un rapporto per avere uno sprint immediato. Levitra spiega la riduzione allo scopo di combattere il mercato nero su Internet. In realtà tra poco scadranno i brevetti. Il principio attivo dei vari Cialis, Viagra e Levitra potrà essere commercializzato come farmaco generico. E venduto a molto meno. Con probabile crescita di vendite. Estive.

Agostino Gramigna
18 agosto 2010

martedì 17 agosto 2010

CIOCCOLATO FONDENTE PROTEGGE DA INFARTO

(AGI) - Washington, 17 ago. - Sul fatto che consumare cioccolato fondente faccia bene alla salute ci sono ormai molti studi, ma quello pubblicato sulla rivista dell'American Heart Association contiene anche un avvertimento: questo alimento riduce di un terzo il rischio di attacchi di cuore nelle donne, ma solo se consumato con parsimonia. La ricerca ha coinvolto 32mila donne svedesi tra i 48 e gli 83 anni d'eta' per nove anni con questionari sul consumo di cioccolato fondente. Il risultato e' stato che una dose tra i 19 e i 32 grammi due volte alla settimana da' una riduzione del rischio d'infarto del 32%, cifra che scende al 26 se la stessa quantita' e' consumata nell'arco di un mese. Nessun vantaggio invece viene dal consumo quotidiano. "Consumare troppo cioccolato non fa bene alla salute per il contenuto di zuccheri e grassi che provocano aumento di peso", scrivono i ricercatori, "ma tavolette con un contenuto di cacao di almeno il 30% garantiscono, se consumate con moderazione, gli effetti benefici dei flavonoidi, sostanze che proteggono il sistema cardiocircolatorio". -

mercoledì 11 agosto 2010

L'andropausa

L’andropausa o padam (partial androgenic deficiency ageing male) incide in maniera significativa sulla sessualità maschile e quindi sulla qualità della vita non solo dell’uomo ma anche della coppia. Letteralmente significa arresto o diminuzione della produzione degli ormoni androgeni. Mentre nella donna la menopausa avviene in maniera brusca,nell’uomo l’andropausa procede gradualmente con diminuzione della produzione androgena ed un precoce invecchiamento dell’apparato genitale maschile. Va considerato inoltre un fisiologico (modesto) calo della sessualità che sopravviene negli anni a cui vanno associate malattie croniche (cardiovascolari,neurologiche e sistemiche) o il loro trattamento terapeutico;disordini alimentari,effetti negativi del fumo o dell’alcool che potenziano in negativo l’andropausa stessa e portano progressivamente ad una severa demotivazione sessuale.

La diagnosi viene fatta eseguendo il dosaggio ormonale degli androgeni:tra questi il più importante è il testosterone libero (che è quello biologicamente attivo e rappresenta il 20%), mentre il testosterone totale è legato ad una proteina (80%). Sui 40 anni il testosterone libero diminuisce dell’1.2% l’anno mentre la parte coniugata tende ad aumentare.

Nell’uomo c’è un ritmo di produzione circadiano nel senso che il top di testosterone si ha al mattino e il più basso alla sera. L’andropausa interessa il maschio nella sua completezza con una sintomatologia non solo legata alla sfera genitale.

Infatti i primi sintomi sono la perdita di tono,diminuzione dell’entusiasmo nella vita e nel lavoro,stanchezza che possono sfociare in depressione. L’uomo in andropausa spesso pessimista,di cattivo umore reagisce meno ai normali stress della vita,si fa problemi per tutto,diventa più suscettibile facilmente aumenta di peso e tende a femminilizzarsi per aumento dell’adipe a livello coscie,addome per l’azione degli estrogeni. E’ presente una maggior fatica (fisica-muscolare,ma soprattutto intellettuale),possono essere presenti alterazioni del sonno e della memoria e l’insorgere a volte della sensazione di angoscia e disagio ingiustificato nei confronti dei normali eventi della vita.

I disturbi della sessualità in andropausa sono dovuti alla progressiva perdita del desiderio verso le donne in genere,diventando sessualmente «sereno» e tranquillo per la graduale scomparsa delle pulsioni sessuali. Insufficienza ormonale androgena induce una indifferenza cerebrale agli stimoli erotici per cui le erezioni diventano meno frequenti necessitando di maggior tempo nel raggiungere l’erezione completa,che a volte può non essere pienamente valida o presentare instabilità. La fase refrattaria (il tempo che intercorre tra una eiaculazione e la successiva erezione) diventa più lunga. I disturbi della eiaculazione vanno dalla riduzione del volume eiaculato alla assenza dell’orgasmo. A volte l’andropausa è secondaria all’assunzione di farmaci che bloccano l’effetto degli androgeni a livello del loro recettore quali: gli antiulcera,gli antidepressivi,gli ansiolitici. L’alcoolismo riduce costantemente la quantità di testosterone prodotta dai testicoli. L’indicazione terapeutica per l’andropausa va dall’utilizzo di testosterone o di gonadotopine se il PSA è nella norma,allo stile di vita evitando il più possibile attività sedentaria e gli effetti negativi del fumo e dell’alcool. Possono essere associati prodotti naturali ad azione antiossidante come la vitamina E,oppure dilatatori naturali quali il ginko-biloba.

By Corriere della Sera > Salute > L'andropausa

domenica 25 luglio 2010

Andrologo: il miglior amico di lui (ma lui lo sa?)

Chi e' l'andrologo e di che cosa si occupa?
Defaillances sotto le lenzuola, infertilità e infezioni: ne soffrono cinque milioni di uomini italiani e l'andrologo è per l’uomo ciò che il ginecologo è per la donna. O meglio, dovrebbe esserlo dato che la maggior parte degli italiani non gli ha mai fatto visita. Sembra un dato assurdo visto che le ultime statistiche parlano di oltre il 30% degli uomini affetto da un disturbo sessuale che rischia di compromettere la salute generale e l’intesa di coppia; inoltre, dato preoccupantissimo, un 18enne su due è a rischio infertilità per malattie a trasmissione sessuale o piccole anomalie non diagnosticate!

La fertilità, ma, soprattutto la sessualità del maschio è così complessa, e, negli ultimi anni, così travagliata che vi è la necessità di una figura chiara: il punto di riferimento per le patologie genitali maschili, dalle malattie sessualmente trasmissibili ai tumori del testicolo, al cancro della prostata, alle disfunzioni erettili, alla dispermia. Ma quali sono le domande che più frequentemente l'adolescente o il giovane adulto rivolge all'andrologo?

Il problema fertilità pare interessare poco, o meglio, interessa in via indiretta. Gran parte dei giovani dai 18 ai 25 anni si presentano in ambulatorio per il problema del varicocele, strettamente connesso alla fertilità. Domanda tipo: "Alla vista di leva mi hanno trovato un varicocele. Cos'è? Devo operarmi?"
Il varicocele è una patologia delle vene provenienti dal testicolo, soprattutto il sinistro, che subiscono una dilatazione e una deformazione sì da formare dei grumi venosi vicino al testicolo stesso paragonati, nei casi più evidenti, a "interiora di pollo". Tale patologia che comincia ad evidenziarsi alla pubertà, oltre ad un evidente inestetismo, è soprattutto causa di alterazioni sia della temperatura che della ossigenazione del testicolo, con conseguente alterazione nella produzione degli spermatozoi, con complicanze che possono condurre, nei casi più gravi, alla sterilità. La diagnosi precoce e il precoce trattamento chirurgico, evitando lesioni irreversibili, può condurre a reintegrare la funzione riproduttiva.

Più importanti però paiono ai ragazzi giovani i problemi della morfologia e del volume del loro organo sessuale. Quindi due sono le domande più frequenti:

"Cosa ne pensa della lunghezza del mio pene?"
Si parla di pene piccolo o micropene solo se, in erezione la misura dall'arco pubico alla cima dell'asta è sugli 8 cm circa: in tal caso vi può essere qualche difficoltà nei rapporti. E' evidente che il giudizio dell'andrologo non può essere espresso a pene flaccido ma è il paziente che deve automisurarsi. E' altresì noto che, nel rapporto sessuale, la misura del pene sia di importanza relativa in quanto la vagina si adegua alle sue dimensioni. Molto più importante è la sua rigidità.

"In erezione non va verso l'alto, ma si incurva in altra direzione. Posso avere problemi nei rapporti?"
Il problema dell'incurvamento nei ragazzi è dovuto ad un anomalo sviluppo dei corpi cavernosi o del corpo spongioso dell'uretra. Questi tre sistemi, che al momento dell'erezione si riempiono, soprattutto i cavernosi, di sangue, devono svilupparsi, durante l'infanzia e la pubertà, simmetricamente. Se ciò non avviene, l'asimmetria e il conseguente incurvamento si evidenzia al momento dell'erezione. Per risolvere il problema sono indicati interventi di raddrizzamento soprattutto se l'incurvamento è tale da impedire o rendere doloroso il rapporto sessuale. Si invita quindi il paziente a fornire una foto del pene in erezione da varie angolature per valutare la necessità o meno di un intervento correttivo.

Adesso vediamo alcuni casi nei quali, nelle varie fasi della vita di un uomo, una visita andrologica, è necessaria e consigliata


Infanzia:
- Quando i piccoli testicoli non sono posizionati nella loro sede, cioè quando non si trovano all'esterno del corpo nel sacco scrotale e sono ritenuti all'interno dell'addome, oppure sono retrattili, cioè tendono a risalire facilmente nell'addome.
- In caso di ernia inguinale, anche se già operata nella primissima infanzia.
- Quando vi sia un troppo rapido sviluppo sessuale rispetto al'età ("pubertà precoce")


Adolescenza:
- Quando lo "sviluppo puberale", cioè le modificazioni corporee che trasformano il ragazzo in un giovane adulto, non inizia o tende a ritardare ("pubertà ritardata").
- Quando siano presenti genitali troppo piccoli in rapporto all'età (ipogonadismo).
- Quando è presente una eccessiva crescita della mammella nel ragazzo durante la pubertà ("bottone mammario" o ginecomastia).
- Quando siano presenti anomalie anatomiche del pene come la difficoltà nello scorrimento della cute sul pene, ovvero una difficoltosa retrazione del prepuzio sul glande, curvature notevoli del pene (pene curvo) etc.
- Quando si sospetti la presenza di varicocele

Età Adulta:
- Quando l' "appetito" sessuale" (libido) sia carente.
- In caso di disfunzione erettile, cioè in presenza di difficoltà temporanea o permanente ad ottenere o mantenere uno stato sufficiente di erezione durante l'attività sessuale.
- Quando non si riesce a controllare efficacemente il momento dell'eiaculazione durante il rapporto sessuale (eiaculazione precoce).
- Quando manca l'eiaculazione e/o l'orgasmo o quando siano comunque presenti difficoltà in queste fasi dell'attività sessuale.
- Quando non si riesce ad avere figli (infertilità).
- Quando siano state rilevate alterazioni nell'esame del liquido seminale, cioè nello spermiogramma, o siano stati rilevati batteri nel liquido seminale (spermiocoltura positiva).
- In caso di malattie infiammatorie-infettive delle vie genitali ed urinarie (prostatiti, vescicoliti, uretriti, cistiti ricorrenti etc.) oppure quando esse siano state individuate dal ginecologo nella compagna
- Quando si noti l'emissione di liquido seminale di colorito brunastro o con tracce di sangue.
- Quando c'è dolore durante il rapporto sessuale a livello del pene o nella parte bassa dell'addome durante l'eiaculazione.
- Quando si manifestano dolori testicolari di qualunque natura, o compaiono noduli o variazioni di volume o di forma del testicolo, o ancora, un testicolo è visibilmente più basso dell'altro.
- Quando sappiamo essere presente un varicocele, cioè una dilatazione varicosa delle vene al di sopra del testicolo (più frequente a sinistra) .
- Dopo traumi importanti dei genitali o della pelvi, cioè della parte più bassa dell'addome.
- Quando si impiegano farmaci anabolizzanti per l'attività sportiva.
- Quando si voglia conseguire una contraccezione completa ma irreversibile utilizzando la vasectomia.

Terza Età:
- Dopo i cinquanta anni, anche in assenza si disturbi (per prevenzione).
- Quando il vigore sessuale inizia a diminuire e si manifestano deficit dell'erezione, calo della libido, riduzione della capacità di eiaculazione.
- Quando compaiono noduli, restringimenti, curvature, aree dolorose a livello del pene che prima non erano presenti.
- Quando siano presenti malattie prostatiche come l'eccessiva crescita della ghiandola prostatica o disturbi urinari come la necessità di urinare durante la notte, urinare troppo spesso o con troppa urgenza durante il giorno, o ancora quando il getto delle urine non ha più la forza efficace.
- Dopo ogni trattamento chirurgico della prostata e più in generale interventi che abbiano interessato la pelvi, ovvero la parte più bassa dell'addome .
- Quando siano presenti malattie come il diabete, l'insufficienza renale, cardiopatie ischemiche (prevenzione o cura dei danni andrologici) o quando si devono assumere cronicamente farmaci contro l'ipertensione, l'infarto, l'ulcera, l'ipertrofia prostatica o anche psicofarmaci (prevenzione o cura del danno andrologico da farmaci)

di Emanuela Cerri

martedì 20 luglio 2010

I farmaci contro la disfunzione erettile influenzano positivamente la capacita' fertilizzante in vitro

I farmaci che curano la disfunzione erettile, inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5 (il Viagra contenente il sildenafil, il Levitra che sfrutta le proprietà del vardenafil e il Cialis con il tadalafil) influenzano positivamente la capacità fertilizzante degli spermatozoi in vitro. E' quanto emerge dal convegno “Fattori di rischio di infertilità, aspetti clinici, normativi, etici” promosso dal Centro di Crioconservazione dei Gameti maschili dell'Azienda ospedaliera universitaria di Padova diretto dal professor Carlo Foresta, ordinario di Patologia clinica. La giornata di studio, in corso oggi in Aula Morgagni al Policlinico, vede la partecipazione di andrologi, endocrinologi, urologi e ginecologi provenienti dal Nordest Italia.


I ricercatori del Centro padovano hanno dimostrato che gli spermatozoi umani, se coltivati in presenza delle molecole solitamente impiegate per la cura della disfunzioni erettile alle concentrazioni che di norma si raggiungono durante il trattamento standard, modificano le proprie funzioni cellulari e in particolare incrementano significativamente la motilità progressiva consentendo una più efficace penetrazione nell'ovocita.
Questi risultati sono stati pubblicati sull'ultimo numero del Journal of Endocrinological Investigation, rivista internazionale della Società italiana di Endocrinologia.