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giovedì 25 febbraio 2010

Papilloma virus negli uomini, possibile causa di aborto precoce

di Adele Sarno
L'Hpv colpisce anche gli uomini: il 3-4% dei sani e l'11 degli infertili. Adesso una ricerca italiana che sarà presentata a Padova sostiene che quando gli spermatozoi trasportano il dna virale nell’ovocita alterano la fertilizzazione e lo sviluppo dell’embrione. Diventando così possibile causa di aborto precoce
Il papilloma virus ancora una volta si dimostra nemico della salute sessuale, sia maschile sia femminile. Non solo infatti è responsabile del cancro al collo dell’utero ma anche di eventuali episodi di abortività. Tutto dipende dagli spermatozoi che trasportano l’Hpv nell’ovocita. Il dna virale, una volta entrato, altera la fertilizzazione e lo sviluppo dell’embrione.

A individuare il legame tra papilloma e pluri-abortività è il professor Carlo Foresta, direttore del centro di crioconservazione dei gameti maschili dell’Università di Padova che, insieme alla sua équipe. “In molti pensano che il papilloma possa colpire solo le donne – spiega Foresta – ma in realtà è un virus che infetta anche tra gli uomini. Tanto che nella popolazione generale il Papilloma Virus è presente nel liquido seminale del 3-4% dei soggetti, mentre negli infertili la percentuale sale al 10-12, e in chi ha rapporti sessuali con donne infettate sale al 40%. E in questi casi l’Hpv, quando è presente nel liquido seminale, si lega agli spermatozoi, ne riduce la motilità e può provacare una riduzione della fertilità e abortività”.

I risultati preliminari della ricerca saranno annunciati alla XXV edizione del convegno sulla medicina della riproduzione, in programma al teatro congressi di Abano Terme (Padova), il 26 e 27 febbraio 2010. Ma, spiega l’esperto, lo studio verrà sottoposto all’attenzione della comunità scientifica internazionale. Va detto però che la capacità degli spermatozoi infettati in laboratorio con particelle virali, in grado di fertilizzare l’ovocita, sono stati testati grazie un esame di laboratorio eseguiti sul di criceto. Il Dna virale all’interno dell’ovocita si replica e riduce la sintesi di proteine virali, bloccando il processo di fertilizzazione.

“Questi risultati sono preoccupanti – commenta Foresta – soprattutto se gli spermatozoi con HPV vengono utilizzati per tecniche di fecondazione in vitro. Possibile infatti il passaggio del Dna virale nell’ovocita, con mancanza di sviluppo dell’embrione o aborto precoce". Il problema diventa ancor più importante dal momento che l’HPV è stato riscontrato in campioni di spermatozoi crioconservati, cellule che necessariamente vanno incontro a processi di fecondazione assistita: l’équipe ha evidenziato che il 7% dei pazienti che avevano congelato il loro seme risultava positivo per l’HPV, e in questi casi la microiniezione dello spermatozoo malato potrebbe portare a mancata fertilizzazione o ad aborto precoce.

“Da qui emerge prepotente la necessità da parte degli operatori – puntualizza il prof. Foresta – di analizzare il Papilloma Virus nel liquido seminale degli infertili prima di ogni crioconservazione e di prendere in considerazione anche il maschio come soggetto da vaccinare non solo perché vettore di infezione di HPV nelle partner (dove c’è la dimostrata associazione tra virus e tumore del collo dell’utero), ma perché anche nell’uomo può essere causa di disturbi della sfera riproduttiva”.(Febbraio 24, 2010)

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