Dott. Mario De Siati Andrologo Urologo cell 3396412331

Consulta Privata:

Foggia -Via Crostarosa n°25° tel:0881 743507 /

Altamura -Stada Privata Stasolla n°8 tel:080 3146470/


Taranto - Via Lago d'Arvo 31 H tel: 3396412331

Brindisi - Via Seneca 8 tel:3396412331







domenica 14 gennaio 2018

Tumore della prostata


http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/18_gennaio_10/prostata-diagnosi-tumore-in-ritardo-uomini-382273a6-f5f7-11e7-82b7-0cdcf91b6725.shtml?refresh_ce-cp



Prostata: diagnosi di tumore «in ritardo» negli uomini
Un’indagine mette in luce i problemi inglesi: per accertare il cancro alla prostata serve il quadruplo del tempo rispetto a quello del seno. In Italia uomini meno attenti alla prevenzione Le donne con un sospetto di tumore al seno impiegano 14 giorni per avere una diagnosi certa e, quindi, poter iniziare le terapie, mentre per gli uomini con i sintomi di un cancro alla prostata ne servono 56. Il quadruplo. A mettere in luce il problema in Gran Bretagna è uno studio da poco pubblicato sul British Journal of General Practice che, secondo gli esperti del Regno Unito, spiegherebbe perché la sopravvivenza per il tumore più diffuso nel sesso maschile è più bassa fra gli inglesi rispetto a quella di molti altri Paesi occidentali.

Arrivare presto

«Sappiamo ormai per certo che una diagnosi precoce è fondamentale per avere maggiori probabilità di guarire dal cancro – ricorda Paolo Veronesi, presidente di Fondazione Umberto Veronesi, che da alcuni anni ha lanciato il progetto SAM dedicato alla promozione della Salute al Maschile -: se la malattia è agli esordi, ancora di piccole dimensioni e senza metastasi, possiamo intervenire in modo meno invasivo con la chirurgia. Quando non si è diffusa ad altri organi, può bastare anche solo l’operazione. E, in ogni, caso più iniziale è lo stadio del tumore, più alte sono le possibilità di curarlo con successo, guarire o comunque conviverci per molti anni».



Problemi urinari

Per questo è molto importante non trascurare le possibili avvisaglie della presenza di un disturbo alla prostata: «Pur non esistendo dei sintomi caratteristici del carcinoma della prostata all’esordio, non bisogna ignorare la comparsa di vari problemi urinari quali - spiega Roberta Gunelli, vice presidente di AURO.it Associazione Urologi Italiani e direttore dell’Urologia dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì -: difficoltà a iniziare la minzione, flusso urinario debole, necessità di “spingere” durante la minzione, incompleto svuotamento della vescica, elevata frequenza delle minzioni, urgenza di svuotare la vescica e presenza di minzioni notturne. Sono sintomi che si accompagnano all’ipertrofia prostatica benigna, molto comune nei maschi dopo i 50 anni e che quindi non devono allarmare, ma che non devono essere sottovalutati e ignorati. Basta parlarne con il medico di famiglia che valuterà se è necessaria la visita con lo specialista urologo facendola precedere da eventuali esami. Questa semplice attenzione potrà essere la prevenzione migliore del carcinoma prostatico consentendo una diagnosi precoce e tempestiva».Sopravvivenza all’88,6%


Secondo il recente report britannico, un quinto dei pazienti inglesi va incontro a ritardi che sarebbero evitabili se il sistema sanitario del Paese funzionasse in modo più adeguato: «Grazie allo screening di routine con mammografia il 75 per cento delle donne riceve la diagnosi di cancro al seno entro 19 giorni – sottolinea Helen Stokes-Lampard, a capo del Royal College dei Medici di Famiglia -. Mentre il tumore prostata risulta tra i più «lenti»: se la media è di 56 giorni, oltre un quarto dei malati ne aspetta ben 126. Bisogna migliorare l’accesso dei medici inglesi agli strumenti diagnostici più moderni e svecchiare i macchinari in molti ospedali. E poi bisogna sollecitare l’attenzione degli uomini, proprio come è stato fatto fin dagli anni Settanta con tante campagne di prevenzione per cancro al seno».Il tumore della prostata è la neoplasia più frequente tra i maschi a partire dai 50 anni di età e nel 2017 sono state circa 35mila nel nuove diagnosi in Italia.«Negli ultimi 20 anni la sopravvivenza dei pazienti nel nostro Paese è costantemente migliorata – dice Riccardo Valdagni, direttore del Programma Prostata all’Istituto Nazionale Tumori (Int) di Milano - e oggi, a 5 anni dalla diagnosi di carcinoma, è vivo l’88,6 per cento degli uomini». Una percentuale molto vicina a quella delle donne italiane con cancro al seno.



Prevenire l’impotenza

Certo è che anche in Italia gli uomini, di tutte le età, sono meno attenti alla loro salute: «Secondo le statistiche, 8 uomini su dieci non sono mai andati dall’urologo – aggiunge Paolo Veronesi -. D’abitudine i maschi si trascurano, tendono ad andare dal medico solo quando il problema è diventato intollerabile e sono restii ai controlli. Uno degli obiettivi del progetto SAM è invece proprio spiegare l’importanza della prevenzione e delle visite periodiche agli uomini, fin dall’adolescenza».«Diversi studi hanno dimostrato in anni recenti che il test del Psa non è adatto come controllo “di massa” cui sottoporre periodicamente tutti i maschi sani da una certa età in poi – conclude Valdagni -. È utile invece per i soggetti a rischio, quelli che hanno una familiarità positiva per carcinoma della prostata e che dovrebbero eseguire il test almeno una volta tra i 40 e i 45 anni: sulla base del risultato si possono poi disegnare le strategie dei controlli e la loro frequenza. E, in ogni caso, gli uomini vanno informati bene prima e dopo aver fatto questo esame: molti casi di cancro alla prostata non aggressivi, infatti, non andrebbero trattati . Se la malattia è a basso rischio la sorveglianza attiva può essere l’opzione migliore, per tenere sotto controllo la malattia in caso progredisca, evitando impotenza e incontinenza ai pazienti».


1 commento:

  1. Voglio usare questo mezzo per far sapere al mondo che tutta la speranza non è perduta Ottenere incinta dopo aver stretto e bruciato i tubi, so che l'IVF e l'Inversione potrebbero aiutare, ma anche troppo, non potevo permettermelo e lo desidero aggiungere un altro bambino alla mia famiglia ha cercato per 5 anni, non fino a quando non mi sono imbattuto in Dr.AGBAZARA, che ha lanciato un incantesimo gravidanza / fertilità per me e sono rimasta incinta. Spero che le donne là fuori che stanno attraversando le stesse paure e Le preoccupazioni sono passate in INIZIO INCINTA, troverò il tuo contatto e sarò felice come me mentre lo lascio qui su questo sito, e la soluzione verrà a loro mentre ti contattano. Grazie e Dio vi benedica per raggiungerlo via email: ( agbazara@gmail.com ) OPPURE Call / WhatsApp +2348104102662

    RispondiElimina