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martedì 19 settembre 2017

Tumori della bocca e sesso orale

http://www.corriere.it/salute/sportello_cancro/cards/tumori-bocca-quanto-ne-sapete-sesso-orale-scarsa-igiene-le-cause/10mila-nuovi-casi-ogni-anno-italia_principale.shtml

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Il sesso orale ed il rischio cancro
La medicina sembra avere pochi dubbi. L’HPV è un virus  che non si può definire killer ma comunque abbastanza temibile.
L’organizzazione mondiale della  sanità ha sentenziato che è l’unico  in grado di generare un tumore a causa di un’infezione.
Ce ne sono 120 tipi dei quali un terzo interessato le zone genitali sia maschili che femminili (utero, pene, ano, vagina).
Tra questi 120 ce ne sono due, catalogati come HP16 e HP 18 che sono strettamente correlati al carcinoma alla cervice uterina (nel 95% dei casi il primo e nel 10% dei casi il secondo).
Si trasmette con rapporti sessuali  non protetti ma usare il preservativo non garantisce di esserne al riparo  come avviene per l‘AIDS, in quanto il virus può trasmettere il suo maleficio anche per contatto della pelle nelle zone non protette. Ecco il rischio  per il connilingus ed il sesso orale  in generale.
Il parere dell’oncologo
Paolo Bossi, oncologo della struttura di Oncologia Medica Tumori Testa – Collo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,  spiega così il legame che esiste tra HPV, sesso orale e tumori della bocca e della gola.
“I tumori della laringe non hanno correlazione col virus, quelli dell’orofaringe, tra i quali il cancro alla gola capitato a Dickinson, sì. Negli ultimi anni abbiamo assistito a un cambiamento nei fattori causali di questo tipo di tumori. Prima erano causati solo da fumo e alcol, ora aumentano quelli causati dall’Hpv, lo stesso virus che causa il tumore della cervice uterina nelle donne. Nel caso di Douglas si può trattare di concause: fumo e alcol e Hpv.”
Il chè significa, tradotto in parole povere, che  se il cancro colpisce una persona che non beve e non fuma, la causa è il sesso orale.
 Addio al sesso orale?
Secondo  gli oncologi  non bisogna allarmarsi né drammatizzare. L’incidenza del tumore all’orofaringe  per causa di HPV è di 3 casi ogni 100.000 infezioni, il chè significa che si tratta di una infezione molto diffusa anche se poco raccontata. Ciò che preoccupa i medici è la progressione che pare molto accelerata.
Bossi comunque su questo punto è abbastanza chiaro: è il numero dei partner che aumenta considerevolmente  il rischio, nel senso che una vita sessuale promiscua o molto variata in termini di numero e diversità di rapporti sessuali con partner diversi accentua molto il rischio ed a sua volta lo  estende, potendo l’uomo che ha contratto il virus essere un portatore sano che lo attacca ad una successiva partner femminile innescando la classica reazione di contagio a catena.
Come si cura e si previene il cancro da esso orale
La prevenzione principale che i medici raccomandano non è rinchiudersi in vita monastica e rinunciare all’aspetto giocoso ed intrigante del sesso bensì  adottare uno  stile di vita che pur non rinunciando a tali piaceri riduca i rischi.
  1. E accertato che  relazioni sessuali stabili e monogamiche sono correlate ad una minor diffusione di queste patologie.
  2. Inoltre anche se non assicura protezione totale, quando il soggetto della stimolazione sessuale è il pene maschile, l’uso del profilattico è comunque un modo per ridurre l’area del rischio.
  3. Poi ci sono i vaccini.  Sono adatti sua all’uomo che alla donna e sono efficaci a prevenire  spesso anche il 100% del rischio . Tuttavia sono più efficaci in giovane età e comunque sono studiati per prevenire il rischio di solo 2 ceppi di HPV su 120. Nella stragrande maggioranza dei ceppi il vaccino in pratica non funziona.
  4. Infine c’è lo screening , ovvero gli esami periodici che individuano la presenza del virus precocemente aiutando a combatterlo con più facilità. Il servizio Sanitario nazionale per esempio assicura a tutte le donne tra i 25 ed i 64 anni un test gratuito  contro l’HPV, ufficialmente per prevenire il tumore alla cervice uterina ma indirettamente  e di fatto anche contro il rischio del cancro da sesso orale
I contraccolpi del virus nella vita di coppia
La sessuologa Alessandra Graziottin ha indagato cosa accade nella relazione di coppia in presenza della malattia ed ha scoperto che  può essere anche causa di traumi nella vita di relazione  e nei rapporti sessuali. Nel 10-15% dei casi la reazione della coppia è perfino drastica: black oout dei rapporti sessuali quando non sussiste nessuna ragione clinica perché ciò avvenga, dopo naturalmente che sia stata debellata la malattia.
Il fatto è  – secondo la Graziottin – che si insinua nella coppia qualcosa di più temibile del virus che è il sospetto, la sfiducia, la paranoia  di sapere che il partner ha contratto una malattia che presuppone sesso orale. Se non  con me con chi?

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